Salento 2016: Terra di Arneo e Baia degli Angeli

 

Punta Prosciutto, baia degli Angeli

Baia degli Angeli

Il secondo giorno di mare vado a Punta Prosciutto (Li Prisuddi), nome che stimola l’appetito. Da una delle mille rotonde vicino Porto Cesareo, mi infilo nella provinciale direzione Avetrana e mi perdo. Mi sembra di essere tornata in Messico, non fosse per la carreggiata più stretta. Due muri compatti di macchia mediterranea e il cielo: ecco tutto quello che vedo. Un cartello in particolare colpisce la mia attenzione: Riserva Naturale Orientata Regionale “Palude del Conte e Duna Costiera”. Scopro che questa zona è stata recuperata da anni di degrado – c’era anche una discarica – e trasformata in area protetta, incluso il vicino Bosco dell’Arneo.

Palude del Conte

Palude del Conte

La Terra d’Arneo è un pezzo del Salento ionico che dalla costa arriva nella zona di Manduria, Veglie, Nardò e io mi trovo proprio nel mezzo. Nonostante i pensieri al prosciutto, non è che qui si mangiasse tanto… La popolazione della zona era poverissima, ora forse va meglio grazie al turismo.  Il nome Arneo deriva da un antico possedimento (tenimentum Dernei) di epoca normanna, feudo di Nardò, dove si trovava il villaggio medievale di San Nicola: un casale e una torre fra boschi e larghi acquitrini infestati dalla malaria.

I resti del Casale San Nicola d'Arneo

I resti del Casale San Nicola d’Arneo

Nel 1443, il territorio dell’Arneo attorno al casale veniva descritto così:

[…]I limiti o territori e confini del detto casale procedono così, cioè cominciando dalle parti in cui ci sono i patiboli da poco costruiti sotto la giurisdizione di Nardò, presso il territorio del casale precedentemente citato, che sono posti presso la via carreggiabile per la quale si va da Nardò a Derneo, confinante con il feudo chiamato Fango…

Successivamente fu dimora di briganti. Così ne racconta Mimmo Ciccarese nel suo libro L’Ulivo e la Mezzaluna:

I briganti, fiocco rosso e cappa nera […] si latitavano tra le querce e i ricoveri di pietra per sottrarsi al corpo delle guardie sabaude e proseguire a lottare. Intorno al loro capo si radunavano bande di poveri contadini, ex presbiteri, ufficiali borbonici, donne astiose e figli di predoni.

Adesso, la Palude del Conte è una riserva naturalistica che conserva il ricordo della palude nei canali che convogliano l’acqua fino al mare, attraverso sabbia e macchia mediterranea. Poco dopo si imbocca uno sterrato (voglio un fuoristrada), si lascia la macchina “alla selvaggia” e si imbocca il sentiero fra le dune. Ci sono 37 gradi alle 9 di mattina ma, una volta scollinato, spariscono caldo e tutti i “ma chi me l’ha fatto fare”: si apre un paradiso di acqua, mare e cielo.

Accesso al mare

Accesso al mare

Punta Prosciutto non è solo una punta, ma un’area sul litorale al confine col Tarantino, fra Torre Colimena e Torre Lapillo.

Punta Prosciutto dall'alto

Punta Prosciutto dall’alto

 

 

Dove sono io c’è la sabbia  bianchissima  e acqua cristallina che già conosco ma, dall’altro lato della punta, una caletta rivela una piccola  spiaggia di ciottoli e scogli. Decido per la sabbia, e non resisto: corro in acqua come quando avevo sei anni.

Sabbia e Mare

Sabbia e Mare

Onde...

Onde…

 

E naufragar m’è dolce in questo mare…

...


Le informazioni le ho tratte da:

L’Ulivo e la Mezzaluna, di Mimmo Ciccaresi

Le Pergamene Del Monastero Di S. Chiara Di Nardò (1292-1508)di Angela Frascadore, 1981

http://www.fondazioneterradotranto.it/2012/09/25/riflessioni-sulletimologia-di-arneo/

http://www.comune.nardo.le.it/itineretum/rinvenimenti-99433/area-extra-urbana/94-casale-di-s-nicola-darneo.html

http://www.comune.portocesareo.le.it/territorio/riserva-naturale-palude-del-conte-e-duna-costiera

 

 

 

 

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